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al testo di Matteo Cotugno
Io sono la mia piazza
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Io sono la mia piazza dei silenzi, seduto attendo il dipanarsi di grovigli e affanni, e la panchina e i lampioni amici di strada, bevono con me lacrime di bruma, mangiano con me molliche di viaggi.
Io sono il cuore e il nero della colecisti a digerirmi assorto, morto a contare frammenti di stelle, immerso nella piazza dei miei silenzi.
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